Esercizio #8: equilibrio

Pubblicato da lapedagogista il 28 ago, 2012 in Famiglia, Pensieri educativi | 2 commenti

Esercizio #8: equilibrio

L’esercizio otto tratto da “Benedetti genitori” ci invita ad allenarci ad essere in equilibrio, a restare nelle situazioni, riconoscendo e accogliendo le nostre emozioni senza cercare di cambiarle.

Imparate a vivere con tensione senza perdere l’equilibrio. Nel libro “Lo zen e il tiro con l’arco” Herrigel descrive come gli fu insegnato a restare immobile senza sforzo nel punto di massima tensione dell’arco, senza scoccare la freccia. Nel momento giusto, misteriosamente la freccia parte da sola.
Fate questo esercizio cercando di muovervi in ogni momento senza tentare di cambiare niente e senza dover ottenere un particolare risultato. Semplicemente richiamate la vostra piena consapevolezza e presenza in questo momento. Esercitatevi a vedere qualunque cosa accada come “praticabile”, disposti a restare nel momento presente, affidandovi al vostro intuito e ai vostri migliori istinti.
Vostro figlio, specialmente quando è piccolo, ha bisogno che voi siate il suo centro di equilibrio e di fiducia, un punto di riferimento affidabile con cui può trovare l’orientamento all’interno del suo paesaggio. La freccia e il bersaglio hanno bisogno uno dell’altra. Non serve forzare. Si troveranno l’un l’altra grazie alla saggia attenzione e pazienza.

L’equilibrio è una questione assolutamente personale, è diverso da persona a persona, non è dato una volta per tutte ma è frutto di costanti regolazioni, effettuate momento per momento, a seconda della situazione e del figlio che abbiamo davanti.
Inutile definire a priori cosa è equilibrio: bisogna crearlo attimo per attimo.
Come genitori siamo sempre alla ricerca di equilibrio.
Più i figli sono piccoli, più il loro equilibrio dipende da noi. Quando un neonato piange, noi cerchiamo di ristabilire il suo equilibrio dandogli da mangiare se ha fame, cambiandolo se è sporco, coprendolo se ha freddo.
Quando i figli crescono, guardando alle loro attività quotidiane, ci chiediamo se c’è equilibrio tra attività e momenti liberi, se c’è equilibrio in ciò che mangiano, nel loro sonno, tra quanto stanno in casa e quanto stanno fuori …
Qualche giorno fa mio figlio maggiore, in vacanza, dopo diverse giornate scandite da ritmi regolari e rallentati, mi ha confidato: “Che bello avere una vita regolare!”. I bambini amano le routine, amano avere dei ritmi quotidiani, dei rituali che li accompagnino per andare a scuola, per dormire … Hanno biogno di tempo congruo per fare le attività della vita quotidiana (vestirsi, mangiare, …) e di adeguati tempi di recupero tra un’attività e l’altra.
E’ compito di noi genitori assicurare che abbiano una giornata equilibrata.
Mia figlia più piccola spesso prima di addormentarsi mi chiama e mi dice: “Non riesco a calmarmi”: è il suo modo per dire che è stanca ma ancora troppo agitata per dormire. Allora un piccolo gioco di rilassamento, un massaggio, una storia l’aiutano a riequilibrarsi e l’accompagnano nel sonno.
Un bagno caldo, un gioco tranquillo, una coccola: sono tutti modi per aiutare i nostri figli a ritrovare equilibrio. A volte uscire di casa, correre, fa liberare energie e riacquistare equilibrio.
Quando i figli crescono vanno incoraggiati a cercare da soli il loro equilibrio usando la loro creatività, sostenendo le loro risorse interne.

“Possiamo rendere la nostra mente
Immobile come l’acqua
Chè gli esseri si radunino attorno a noi
Chè possano vedere forse le loro stesse immagini …”

(Fonte ignota, attribuita a W.B. Yaets)

Essere immobili e pazienti, in equilibrio, ci rende uno specchio in cui i nostri figli possono vedere la loro immagine nitida.

Abbiamo già commentato i primi sette dei “Dodici esercizi per diventare genitori consapevoli”, li potete trovare qui:
Esercizio #1
Esercizio #2
Esercizio #3
Esercizio #4
Esercizio #5
Esercizio #6
Esercizio #7

2 Commenti

  1. Sottoscrivo ogni singola parola!

    • Grazie ;)

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