La pazienza è la virtù dei forti?

Pubblicato da bamamma il 9 nov, 2011 in Famiglia, Vita in famiglia | 7 commenti

La premessa
La mattina le cose dovrebbero procedere in modo abbastanza strutturato.
Ore 6.30: l’Ingegnere mi sveglia
Ore 6.40: l’Ingegnere mi ri-sveglia
Prima che scatti l’ora x, i “muoviti”, “sbrigati”, il lancio dei vestiti, “hai lavato i denti?” “fammi sentire l’alito!” “torna a lavarti i denti!”, il su e giù per le scale (vivo in una torre, non in una casa),  si apre una bolla di sospensione esistenziale: la mia colazione.
Prima di fare colazione nemmeno parlo con qualcuno, mi devono proprio lasciare stare. La mia colazione è molto abbondante e si consuma alla velocità di una lumaca. Di solito ingurgito, ma al mattino no. Ed è l’unico momento della giornata in cui sono semi-ferma, con gli occhi semi chiusi e stranamente zitta. Il risveglio completo avviene verso le 11.00. La cura del dettaglio è essenziale perchè una colazione disturbata getta una nefasta ipoteca sulla giornata: il cappuccino deve essere di latte intero fresco, con tanta schiuma, tanto caffè, non troppo caldo e non troppo dolce, ma non amaro. Se il cappuccino non è perfetto in tutte le sue variabili, la giornata risulta dal suo nascere in salita.
L’inizio
Lunedì la compromissione è avvenuta ben prima che mi sedessi per fare colazione.
“Mamma dobbiamo portare alcuni disegni di arte degli anni scorsi per l’open day, ti ricordi?” (per capirci quelli che ho inscatolato diligentemente e archiviato in un momento di operatività sorprendente a giugno).
“Mamma devi compilare il modulo!”
“Mamma devi mettere i soldi in busta chiusa!”
“Mamma le scarpe di ricambio per andare in giardino … da portare per oggi”.
“Ah mamma… devo portare a scuola delle macchine semplici che si usano in cucina!”
Roba da far scappare la pazienza anche a un santo, immaginate a me, che son ben lungi dalla santità e che non annovero tra le mie migliori qualità la tolleranza.
Ma benedetti nani, a scuola ci vado io o ci andate voi? Ma tutte queste cose dovete dirmele al lunedì mattina?
“Ma io ti ho fatto leggere l’avviso!”
Certo l’avviso l’ho letto, e quel che mi competeva l’ho fatto, ho comprato, compilato, imbustato … ma voi cosa avete fatto? Cosa avete preparato voi?
E’ un problema mio o tuo andare a scuola con tutto ciò che occorre?
In linea di principio nulla da eccepire sul contenuto. Peccato che tutto ciò mi sia uscito di bocca con un tono di voce degno del miglior mercato del pesce.
E mentre sono un fiume in piena che non accenna ad arrestarsi, mi casca l’occhio su un quaderno, che  pare messo lì per caso sul tavolo. Il quaderno, che mi guarda provocatoriamente e senza rendersi conto che è rimasto ben poco da provocare, dovrebbe essere in una cartella …
E’ tardi, tardissimo. Basta. Andate a scuola, che papà fa anche tardi al lavoro, da domani si cambia vita.
Lo svolgimento
Ore 16.00. Riprendo i nani grandi a scuola e mentre guido sotto la pioggia, illustro le linee guida della nuova organizzazione “da caserma”.
In sintesi: non avete dimostrato responsabilità e autonomia, io non ho intenzione di sostituirmi a voi perchè siete voi che dovete essere protagonisti della vostra vita ( e io della mia … cioè devo riuscire almeno a fare colazione in pace), quindi da oggi fino a data da stabilirsi parte un tutoraggio serratissimo.
Controllo a tappeto dei diari e dei compiti, ripetere a un adulto senza se e senza ma (“Ma la so già!”) le materie di studio per il giorno dopo, preparazione pre-cena della cartella e altri materiali sotto l’occhio vigile e indagatore della sottoscritta. Più altri dettagli circa abbigliamento e igiene personale.
La truppa è silenziosa. Dallo specchietto osservo che si scambiano sguardi: stavolta la Bamamma ha perso davvero la pazienza.
L’epilogo
E’ sera. Si controllano i compiti per il giorno dopo, sotto lo sguardo di Bamamma in versione austera.
Il Sindacalista, dove aver provato ad aprire una contrattazione ma nemmeno con troppa convinzione, va da papà a ripetere le formule di geometria, che “tanto le so già perfettamente”.
La Streghetta vaga inquieta, si sente tagliata fuori dalle procedure e azzarda un “Voglio fale anche io i compiti”. Quindi viene dotata prontamente di pennarelli e fogli, al puro scopo di farla stare buona qualche minuto.
La BimbaCartoneAnimato completa un disegno e me lo mostra. Mi appoggio alla scrivania e guardo il disegno di Fata Funghina. Chiacchieriamo un po’ “tra donne”. Anche le mamme senza pazienza hanno un cuore.
Ad un certo punto, sempre semi sdraiata sulla scrivania, sento qualcosa che mi sfiora quei centimetri di pelle scoperti tra il jeans e la maglia. Maledetti jeans a vita bassa. Sfoderando doti da contorsionista mi guardo allo specchio … sulla mia schiena in basso (chiamiamola schiena …), una allegra faccina con due occhietti, mi sorride. Il pennarello che ha fatto i due puntini degli gli occhi non l’ho sentito, il sorriso sì.
La BimbaCartoneAnimato ride a crepapelle. Ridono anche l’Ingegnere e il Sindacalista, sopraggiunti dalla cucina per il trambusto …
“Ma … ma … Streghetta! Mi hai disegnato col pennarello sulla schiena??”
“Non sono stata io, è stato Babbo Natale!”
Non so se per fare la mamma ci vuole pazienza, ma di certo ci vuole tanto senso dell’umorismo.
Anche per sopravvivere alla constatazione che, per quanto tu ce la metta tutta, sei una coperta troppo corta. Per fortuna. E dove non puoi arrivare tu, ci sono i tuoi figli con tutto il loro essere persone e la loro straordinaria originalità.

Il parere della pedagogista

7 Commenti

  1. Oddio Barbarina del mio cuor non ci fossi tu…ahahhahah.
    Senti qui il controllo da caserma lo faccio io per me e per la Lavi (mi auto-obbligo in pratica) e a casa da sole va che e’ una meraviglia (certo siamo numericamente inferiori quindi e’ una caserma piccola piccola non potrebbe non funzionare…) ma quando arriva Yoghi il tutto salta in modo allucinante…cioe’ non hai idea sembra arrivata una truppa d’assalto!
    Sul disegno…beh evidentemente era ispirata ;-)
    Sulla colazione ti quoto in pieno, una volta Yoghi mi ha portato a far colazione in pasticceria…a digiuno cioe’ non ha voluto che prendessi nemmeno un caffe’ a casa, ecco sembravo una leonessa tnato che ora mi lascia fare la mia bella colazione, seduta rigorosamente in pigiama, tranquilla e magari con pc acceso, le domande le richieste etc neanche le considero…se poi usciamo a meta’ mattina un altro cappuccino ci sta :-) .
    E il cappuccino dev’essere proprio come dici te con la schiumina non troppo caldo da ustione perche’ come fai a berlo? Non troppo freddo perche’ mi sa di “vecchio”, non troppo dolce ma su quello gestisco io e quindi e’ sempre perfetto e in diversi bar non sono piu’ tornata perche’ “Il cappuccino e’ imbevibile!” ah si…deve esserci tanto caffe’ e buono se e’ caffe’ sciacquone glielo lascio li.
    Ok ora ho riso, ho letto, ho riflettuto, ho risposto, mi sono svagata un po’…torno a fare le pulizie (qui c’e’ anche Yoghi mica solo Bubu ;-) )

    • Io e la Princi accomunate dal cappuccino ;)

  2. bello il tatuaggio foto??

    • Nessuna foto del “tatuaggio”… vista la posizione siamo moooolto vicini alla censura :P

  3. ecco io già temo quei momenti…io faccio tutto last minute o meglio compro tutto in tempo anche troppo ma poi il giorno che devo portare…non trovo mai nulla…chissà, ho ancora 3 anni di tempo per migliorarmi e c’è molto da imparare dalla tua esperienza…a costo delle tue colazioni disturbate ed interrotte…come ti capiscooooooooooooo

    • @Giulia: hai tre anni per migliorarLI :P

  4. Bamamma….mi ha fatto troppo sorridere questa cosa del tatuaggio….
    Ma più di tutto le tue parole sono sempre bellissime e ricche di esperienza, bisogna soltanto fare tesoro dei tuoi racconti

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