Liberare il tempo libero

Pubblicato da lapedagogista il 7 ott, 2011 in Famiglia, Pensieri educativi | 2 commenti

Le attività sportive ed extrascolastiche sono molto importanti per la crescita globale del bambino, fanno bene evidentemente bene al corpo dei nostri bambini, che spesso si muovono davvero poco, ma fanno bene anche alla mente e allo spirito.
Spesso scegliere con i figli le attività più adatte a loro è un’impresa ardua. Di seguito una mini check-list per orientarsi:
• Mio figlio si diverte? E’ contento? L’attività lo fa stare bene?
Il bambino deve divertirsi, questo è l’obiettivo principale, più di tutti i risultati e le vittorie “ad ogni costo”. Il gusto di imparare cose nuove, mettersi alla prova, stare con gli amici deve avere una priorità rispetto alle “prestazioni”.
• Mio figlio fa un’attività che è adatta a lui e alla sua età? Ha avuto la possibilità di sperimentarsi in diverse discipline?
Alcuni bambini trovano subito la disciplina sportiva più adatta a loro e magari esprimono un particolare talento in quell’attività. Ad altri bambini deve essere data la possibilità di sperimentarsi in più dimensioni, approfittando di un’offerta di ampia gamma (nuoto, ginnastica, arti marziali, calcio, danza) per trovare l’attività che più gli si addice e che magari li accompagnerà per diversi anni, se non per tutta la vita. E’ inutile forzare i bambini, mentre è corretto fare diverse proposte affinché trovino l’attività giusta per loro.
• L’attività sportiva è occasione per mio figlio per essere più autonomo?
Preparare la borsa da solo, vestirsi e svestirsi, lavarsi, organizzarsi il tempo per svolgere i compiti sono piccole conquiste che l’attività fisica dovrebbe portare oltre al benessere fisico.
• Nella vita di mio figlio c’è equilibrio tra scuola, sport e tempo libero?
Spesso i bambini hanno tutto il tempo “libero” dalla scuola super organizzato.
Invece è importante che i bambini abbiano anche degli spazi non strutturati, dove avere il tempo per annoiarsi, inventarsi un gioco da soli o con gli amici, sperimentare la propria creatività, usare la fantasia, stare un po’ con se stessi e conoscere meglio le proprie caratteristiche e risorse.
Se tutto è organizzato sempre, non si ha tempo per annoiarsi: così però non si ha nemmeno lo stimolo per inventarsi qualcosa di nuovo, scegliere cosa si preferisce fare, provare a gestirsi da soli

A proposito di …

2 Commenti

  1. …..mmmmmmmmm……
    io so che a scuola di nuoto Emanuele non si diverte, so pure che Massimiliano probabilmente era troppo piccolo per iniziare (ergo non si diverte un gran che neanche lui)…..
    Però ho pensato di fare cmq il loro bene, nel caso di Emanuele per sbloccare la sua paura dell’acqua (che rovina puntualmente le sue e le nostre vacanze); nel caso di Massi per dimostrargli che può fare le stesse cose di suo fratello (considerato che ha sviluppato troppo timore reverenziale nei suoi confronti).
    Come si dice in questi casi? Un giorno mi ringrazieranno? Facciamo finta di credere che sia cosi.

  2. proprio questa settimana sono incocciata in tutto questo… istintivamente ho sentito che l’attività extrascolastica provata non era quella giusta, ma adesso (rileggendo per la seconda volta questo tuo post) ne ho la certezza. Poco importa che l’insegnante insista, la bambina non è pronta, o non è il suo sport (propendo più per la seconda ipotesi)… in effetti vedendo la cosa da un’angolazione un po’ distaccata quel terremoto di mia figlia non credo proprio sia portata per la danza classica… del resto non credo neppure che riuscirebbe a renderla un po’ meno maschiaccio. Forse riuscirebbe solo a farla sentire inadeguata… forse… e non mi va di scoprirlo!
    grazie
    le tue riflessioni sono sempre preziosissime!!!!

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