Fratelli
Come vi ho raccontato, la prima volta che ho visto mio fratello, alla tenera età di anni sei, abituata ad essere l’unica bimba in tutta la famiglia, l’ho “salutato” dicendo: “Mamma, adesso che lo abbiamo visto, puoi riportarlo dove l’hai preso?” Dopo questo inizio, le cose sono andate decisamente meglio, tanto che lo studio della relazione fraterna è diventato uno dei miei interessi principali. Ed è stato anche (ormai tanti anni fa) argomento della mia tesi di laurea. Intanto che mi esercitavo a mettere in partica i miei suggerimenti semi-seri per “sedare risse” tra i...
ContinuaRendiamo la realtà attraente come un gioco
Sabato 9 Giugno ho partecipato al Social Family Day: un evento ricco di idee e di donne, di mamme blogger e di mamme che in rete discutono, raccontano, mettono in comune le loro competenze. Molti i temi che si sono toccati e sono stati ripresi in questa settimana, che ha visto proseguire di blog in blog e sui social le riflessioni e i confronti avviati nei mom talk, nei mom class e nei fertili momenti di puro scambio di chiacchiere. E’ stata un’altra esperienza “auto-educativa”: ho fatto molti incontri, ho ascoltato e ho raccolto spunti di riflessione da portare a casa e...
ContinuaTacchi solo per gioco, grazie.
Entrando nei negozi di calzature, nel reparto bambino, vi sarà certamente capitato di vedere, a seconda della stagione, sandali, stivali o scarpette da bimba con il tacco. Non intendo un piccolo rialzamento di pochi millimetri ma un vero e proprio tacchetto. Penso che ogni mamma di figlia femmina sia consapevole di quanto per le bambine siano importanti e gradevoli i pon pon, i lustrini, le lucine, i nastrini, il colore rosa … E credo che ogni mamma abbia accontentato la propria figlia su queste piccole frivolezze squisitamente femminili. Però il “tacchetto” a mio...
ContinuaLe carezze di plastica
“Che carinaaaa!” “Che belle labbra, sembrano rifatte!” “Stai bene con questo taglio, non con quella che avevi prima!” “Che bel vestito, non ti si vede tanto la pancietta con questo!” I gesti o le parole di apprezzamento affettati, finti si avvertono immediatamente. Spesso il messaggio che viene dato verbalmente è smentito dal messaggio non verbale. E il messaggio non verbale è più potente più veritiero. Se vi dicono “Stai proprio bene” con voce poco partecipe e sguardo di sufficienza, capirete immediatamente che la carezza è fatta per lusinga ma non è sincera....
ContinuaChiedere (e accettare!) carezze
Parlando di carezze, ovvero quegli speciali riconoscimenti esistenziali che ci inviano e che ci inviamo, abbiamo già spiegato che la nostra fame di riconoscimenti è così grande, che se non riceviamo sufficienti carezze positive, faremo in modo di riceverne almeno di negative: una qualsiasi carezza, anche negativa, è meglio che non ricevere nessun tipo di riconoscimento. Provate a pensare ai bambini: se nessuno gli presta attenzione, escogitano un modo per farsi rimproverare (ottenere anche delle carezze negative), piuttosto che passare inosservati. Nell’economia delle carezze abbiamo...
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