A proposito di “autostima e dintorni”

Pubblicato da lapedagogista il 5 ott, 2011 in Famiglia, Pensieri educativi | 11 commenti

Uno dei regali più grandi che come genitore puoi fare ai tuoi figli è la stima di sé.
I bambini che si sentono apprezzati e a cui è stata comunicata fiducia nelle proprie capacità, crescono con una sana e sufficientemente positiva valutazione di se stessi.
Avere una buona autostima aiuta a fidarsi di sè, delle proprie valutazioni emotive e cognitive e a non dipendere totalmente dal giudizio degli altri. Mi aiuta a credere che posso realizzare pienamente le mie possibilità, che ho delle risorse da mettere in gioco. Tutto ciò mi renderà più appagato e sereno.
Come puoi aiutare i tuoi figli ad avere una sana, equilibrata e positiva relazione con se stessi? Ecco 10 (+1) suggerimenti educativi…

  1. Valorizza il positivo. Molti di noi sono convinti che è dovere del buon genitore far notare l’errore, cosa manca ancora, affinché il bambino si corregga e migliori. Dimentichiamo spesso che sono le cose positive che rimandiamo ai nostri bambini che costituiscono la spinta migliore per crescere.
    E’ con i mattoni che si costruisce la casa, non scavando buche!
    I bambini hanno bisogno di sentirsi dire cosa hanno fatto di bello, senza ogni volta sottolineare le mancanze “Ho preso nove e mezzo!” “E perché non dieci?”. E’ importante enfatizzare gli atteggiamenti positivi, valorizzare ciò che hanno fatto bene, sottolineare quando hanno rispettato una regola, aumentare loro le responsabilità quando hanno svolto bene un compito. Esplicitare gli aspetti positivi del loro comportamento, in modo sincero e contestualizzato, costituisce una guida potente per il futuro: se faccio così come ho fatto, va bene!
  2. Fai sentire a tuo figlio che lo apprezzi per quello che è, che hai fiducia in lui. Questo lo renderà più sereno, aperto, sicuro, consapevole del proprio potenziale. Non vuol dire assolutamente che ti devono andar bene tutti i suoi comportamenti, compreso dipingere sui muri di casa appena imbiancati, ma gli deve arrivare forte e chiaro il messaggio che ti piace come persona. Se credete in lui, anche lui avrà buone possibilità di credere in se stesso.
  3. Dai ai tuoi bambini responsabilità proporzionate all’età e affidagli piccoli compiti domestici. Favorire l’autonomia nella quotidianità incrementa e fa sperimentare al tuo bambino che ti fidi di lui e che ce la può fare!
  4. Se non riesce in qualcosa o se spesso si comporta in modo non adeguato, non dirgli: “Tanto sei così! Non cambierai mai”. Non dirgli nemmeno “Poverino!”. Gli farebbe sentire che non può cambiare e che, anche se si impegnerà, non ce la farà mai. Se “rinunci” tu per primo e non credi nelle sue possibilità di cambiamento, perché lui dovrebbe stimarsi tanto da fare la fatica di cambiare?
  5. Insegnagli che è protagonista della sua vita, e quindi a non credere troppo nella sfortuna o nella fortuna, a non dare la colpa o il merito dei suoi successi/insuccessi sempre ad altre persone, ma aiutalo a credere nelle sue capacità.
  6. Nutri aspettative adeguate nei confronti di tuo figlio. Aiutalo a identificare obiettivi e utilizzare le sue risorse per raggiungerli. Ma fai in modo che sperimenti dei successi, aiutalo a scegliere obiettivi adeguati alla sua età e rispettosi del suo modo d’essere (non di altri, né di quello che vorresti tu che fosse…) affinché si senta soddisfatto di sé.
  7. Autostima non è iperautostima. Aiuta i tuoi bambini a conoscere ed accettare i propri limiti. Giovanni è dislessico ma corre velocissimo. Stefano è bravo a scuola ma a nello sport è un po’ “impedito”. Ci sono alcune cose che anche io che sono la mamma so fare e altre no. Anche agli adulti capita di sbagliare ( almeno a me spesso!). Però non lasciare che tuo figlio dica “non ci riesco” o che rinunci prima di provare a fare qualcosa. “Adesso riprovo e se riprovo posso riuscirci!”. E soprattutto non è necessario essere perfetti, vero?
  8. Dai a tuo figlio la possibilità di scegliere e di essere, in modo consono alla sua età, indipendente. Dagli la possibilità di incominciare a decidere cosa mangiare per merenda, che amici invitare a casa, che tipo di attività sportiva preferire, che vestiti indossare. Accompagnalo ed invitalo a scegliere tra possibilità adatte a lui (quando sono molto piccoli anche tra solo due possibilità “Vuoi indossare questo vestito o quello?”). Sentire di poter decidere, fa sentire più responsabili e protagonisti, aumenta il senso di fiducia in sé. I bambini chiaramente devono sapere che ci sono decisioni che non spettano loro, ma che nel loro piccolo possono fare delle scelte e che, crescendo, possono dare un contributo alle decisioni familiari.
  9. Se i tuoi figli hanno un problema, non dare loro la soluzione, ma per piccoli o grandi che siano, aiutali a trovare la loro. Chiedi loro come si sentono e cosa possono fare. Se gli offri subito la tua soluzione li farai sentire incapaci “Io non ci ero arrivato” e dipendenti da te.
  10. Digli “Grazie” “Ti voglio bene” “Sei importante per me!”. Bacialo, abbraccialo, passa del tempo con lui, cerca di esserci nei momenti importanti per lui. Digli che è speciale e perché.
  11. Cerca di essere un buon esempio. Niente insegna più l’autostima che stare con una persona che ha un rapporto equilibrato e sano con sé e che –tirando le somme- sta bene. E che se sbaglia, impara dai suoi errori.
    A proposito, mi dici una tua qualità?
    Uno, due, tre…
    se ti avessi chiesto un tuo difetto, a questo punto me ne avresti già elencati almeno tre!

A proposito di …

11 Commenti

  1. questo post vorrei fosse la mia bandiera
    la mia qualità è che mi impegno tanto, ogni giorno, perchè lo diventi
    grazie di averlo scritto. A.

  2. il punto 11 è il più difficile…… grazie per i consigli “pratici”, sono senza dubbio i più utili e importanti.

  3. bellissimo e utilissimo!! ora me lo stampo e lo appendo in casa!!

  4. parole sante Bamamma…. cercare di mettere in pratica non è sempre facile, ma cerco di fare del mio meglio!

  5. Punti sicuramente impegnativi ma se pensiamo che è per il bene dei nostri figli vale decisamente la pena di impegnarsi :)

  6. tutto giusto e bellissimo cerco il più possibile di rendere indipendente mio figlio e di fargli fare quello che è possibile per un bambino di 3 anni non ho mai sopportato quelle mamme che trattano i figli come idioti e che ancora a 14 anni preparano loro il panino perchè hanno paura che si taglino con il coltello!!! grazie dei tuoi consigli sono sempre utili

  7. Durante il corso di comunicazione (si, sto facendo pure quello) c’è stato chiesto proprio il punto 11…e il gelo è calato nella sala conferenze :-D
    Grazie Bamamma, leggerti è sempre più bello <3

  8. procedo a stampa ed affissione alla parete della cucina!!!
    ci proviamo, è già un punto di partenza!…no?!
    grazie per le “dritte”!!!!

  9. l’ho stampato in due copie, una nello studio di leo, l’altra in cucina x me!! grazie!

  10. ti scopro stasera…bellissimo post…da stampare e ricordare ogni giorno.
    mia figlia spesso perde la pazienza quando non riesce a fare una cosa e piangendo dice non ci riesco. io non so se faccio bene, le dico, riprova vedrai che pian piano riuscirai, anche se non sempre ottengo il risultato sperato. consigli?
    complimenti per il blog

    • Tanti bambini dicono “non ci riesco” e piangono, quando non riescono a fare qualcosa. E’ giusto invitarli almeno a provare (chiaramente se l’impresa non è smisurata per loro).
      “Se provi, ci riesci!”.
      Mettendoci di fianco e non sostituendoci a loro.
      Soprattutto è importante sottolineare tutti i piccoli successi che hanno ottenuto nel raggiungimento dell’obiettivo che si sono prefissati, anche se non hanno raggiunto la perfezione. Se tu hai fiducia in lei e nelle sue possibilità di farcela, se le mostri i suoi piccoli successi, lei avrà sempre più fiducia in sè e col tempo interiorizzerà un’immagine di sè sempre più “competente”.
      Grazie dei complimenti ;)

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