Io non amo l’estate, l’afa, le zanzare, il sudore, i consigli contro il caldo … e tutti che sembra che si devono divertire per forza …
Però io “odio” anche il periodo Natalizio e la neve in città … insomma mi si deve lasciare nel mio “brodo” di straordinaria normalità e normale straordinarietà, con il mio freddo qb, senza troppe feste/festicciole/ponti e con un bel nebbione ogni tanto.
A parte alcuni motivi seri (certe “assenze” sono molto presenti in questi momenti di gioia e festa familiare) o semi seri (come le lunghiiiissimeee vacanze scolastiche natalizie dei tre nani) a causa dei quali preferirei ibernarmi dall’accensione delle luminarie fino al 6 Gennaio sera, provo a spiegarvi alcune cose che mi rendono allergica alle festività natalizie.
1. Il periodo Natalizio incomincia sempre prima. Il panettone è al supermercato già da ottobre: ancora mordevano le zanzare e già migliaia di Babbi Natale mi facevano ciao ciao dagli scaffali del supermercato … Le luci di Natale ce le hanno accese all’uscita della visita al Cimitero il giorno dei morti, caso mai arrivassimo impreparati al 25 Dicembre? Ho sempre più la sensazione di subire un furto, mi rubano il tempo! Io voglio vivere il presente!
2. Le decorazioni natalizie trash. Un mio vicino ogni anno rispolvera una specie di Las Vegas brianzola che da quando mette in funzione si rischia il black out nel quartiere. Se la corrente regge, io posso fare a meno di accendere la luce in cucina. Vedo gente (e conosco qualcuno) che ogni anno tira fuori degli addobbini terrificanti. Io non riesco a trattenermi dal dire “piuttosto che niente è meglio niente … talvolta” e mio marito l’Ingegnere mi fa notare che l’ho già detto l’anno scorso e che non sono per nulla carina. Per non parlare del boom che dura da qualche anno, di quei poveri inquietanti babbi natale appesi come sacchi a balconi e davanzali, istigazione al furto nella migliore delle ipotesi … al suicidio nella peggiore.
3. La moltiplicazione delle feste di Natale. Ci ho pensato a lungo e ho concluso che il problema delle feste di Natale è che cadono tutte nello stesso periodo. Se hai tre figli, tutto si moltiplica per tre. In certi periodi dell’anno andare alle feste/saggi/rinfreschi è peggio che un lavoro a tempo pieno … Bello, entusiasmante partecipare alla vita dei tuoi figli … talvolta vorrei anche partecipare alla mia sopravvivenza. Per carità, si fa eh, e anche con piacere per i tuoi figli … c’è chi lavora in miniera e questo non è nulla al confronto. Ci sarebbe anche l’alternativa: con disinvoltura te ne freghi e non vai, molti lo fanno … ecco io questo ai miei figli non riesco proprio a farlo e vado e partecipo a tutto. Anzi sono molto presente. Però poi un po’ devo potermi lamentare
4. Gli auguri copia incollati. Quei bellissimi, originali e personalissimi messaggi mandati a tutta la rubrica da gente che, se va bene, non sentivate da circa 365 giorni … ovvero da Natale dello scorso anno. Non ho ancora capito se odio di più quelli spiritosi o quelli similreligiosi.
5. I pranzi in famiglia. Il parlare dalla mattina alla sera di cosa si mangerà (e a casa di chi) chiusi in cucina giorni interi a preparare un tripudio di cibo, che ogni anno ci riproponiamo di cucinarne di meno e comunque mangiamo fino a Capodanno …
5bis. Il “gira virus”, festa dei virus, parallela alle feste di Natale in famiglia. Tra pranzi, cene, feste, festicciole, tutti stipati in piccoli ambienti, tutti che ti devono baciare … la vera festa la fanno i virus che si scambiano più velocemente dei regali e degli auguri. E io che ho degli anticorpi ridicoli e imbarazzanti, sono la prima a soccombere.
6. I regali. Quelli mi piacciono tendenzialmente (l’Ingegnere direbbe che mi piacciono molto) tranne il genere “è solo un pensiero” (e già che stai pensando pensa bene ). In realtà il vero abominio è il regalo riciclato, quello che da piccoli impercettibili segni riconosci come passato di mano in mano … Il “riciclone” di solito ha un sottile stato di polvere, scotch riposizionato con cura ma visibile, non c’entra nulla con te, qualche volta l’avevi regalato tu e qualche volta, se è un alimentare, è scaduto (in questo la mia nonna era una specialista e mi mancherà quest’anno). Spesso, se siete amici di Giovanna (tanto per fare un nome) contiene un biglietto dimenticato “A Giovanna”… e lì non dovete più nemmeno sforzarvi di avere dubbi. Io sono per la chiarezza: ma perché “Giovanna” non vi dice semplicemente”Guarda, mi hanno regalato questo e non so cosa farmene, se ti serve e ti piace te lo regalo con piacere”? Poi se conoscete qualcuno che usa i sali da bagno presentatemelo. In omaggio coi sali degli ultimi 15 Natali gli do anche le candele profumate.
7.I giochi per i bimbi. Soprassediamo sulle pubblicità natalizie di giochi per bambini. Vi siete mai chiesti invece chi è quel genio del male che ha inventato, progettato e realizzato le confenzioni dei giocattoli? Uno che odia la maternità e la paternità suppongo … Un’orda di fascette metalliche ben serrate, viti che fermano i giochi e il cui cacciavite corrispondente costringe a ripetute fughe in cantina, porti su quello normale e ci vuole quello a stella, li porti tutti e due e ci vuole la chiave a brugola, capelli delle bambole cuciti perché mai non si sa, ogni minimo pezzettino scocciato e plastificato alla faccia dell’ecologia e della raccolta differenziata … Dopo avere sudato sotto le lucine lampeggianti dell’albero, col bimbo alle spalle che ansima “L’hai aperto? L’hai aperto? Dai … dai … dai … Quanto manca?” finalmente hai tutti i pezzi davanti … ora devi solo prendere una laurea in ingegneria per montare tutto e quando finalmente ce l’hai fatta (io parto avvantaggiata perché ho il marito ingegnere) realizzi che mancano le pile … I negozi sono chiusi e ovviamente tutte quelle che hai in casa o sono scariche … o sono del formato sbagliato.
… e allora io per sopravvivere, faccio lo struzzo: fino al 1 Dicembre almeno, non voglio più parlare di Natale … forse …
festeggia Santa Lucia, giorno feriale->pile a disposizione sotto casa
Io comunque voglio conoscere il tuo vicino, l’uomo venuto da Las Vegas
Ora che ho riso tanto tanto tanto vado a preparare l’albero in tuo onore
Bamamma, mi fai troppo ridere!!! a me il natale tendenzialmente piace, ma non sopporto i pranzi interminabili e il dover seguire le tradizioni alla lettera. Mi piacerebbe inaugurare una tradizione nuova, festeggiare qui a trento a casa nostra, con i miei genitori, i miei suoceri (…se proprio devo!), ma invece nella mia famiglia di origine è radicata l’usanza di festeggiare il 24 sera e il 25 a pranzo a casa della zia di mio papà, è stato sempre così, e mio padre non sente ragioni… o così o niente.. e allora per me il natale diventa pesante, una cena interminabile con gli stessi piatti da 40 anni, senza cambiare mai nulla se non i colori delle tovaglie, stessa disposizione dei posti a tavola …. due palle! e poi a mezzanotte arriva babbo natale a distribuire i regali, ed è bellissimo vedere gli occhi di mio figlio illuminarsi, e accogliere quel buffo signore con gioia mista a paura.. e allora mi ricordo perchè amo il natale!
A me il Natale piace…. ma straquoto sui messaggi di auguri standard: li odio! Sulla parte dei regali dei bambini impossibili da scartare mi sono ammazzata dalle risate!
TTutto giusto solo che anche io faccio parte di quelli che canticchiano canzoncine natalizie da un mese,a cui brillano gli occhi davanti agli alberi addobbati, ai pachettini incartati sotto l’albero e soprattutto alla luce negli occhi dei bimbi..poi oggettivamente c’è della verità in ciò che odi di questo periodo..ma io lo aspetto tutto l’anno…:)
Proprio ieri ho visitato il Villaggio di Natale a Concorezzo ed ho comprato alcune decorazioni da aggiungere a quelle degli anni passati. Che dirti Bamamma a me il Natale piace, mi sento un pò rinascere, torno piccola piccola, sento il calore degli affetti e le luci che brillano e le classiche musiche natalizie non possono certo mancare. Attendo con ansia anche la neve…. so che dovrò spalarla ma che Natale sarebbe se mancasse il manto innevato…
Ahhhhh… la neve! Per me dovrebbe nevicare solo in montagna
Stamattina la Streghetta è tornata dal supermercato con due “imbarazzanti” corna da renna montate su un grazioso cerchietto con tanto di tintinnanti campanelli. Ovviamente gliele ha comprate papà
Ba già mi vedo la tua faccia vedendo la streghetta con le corna ah ah ah ah ah … io amo il natale ma quest’anno non so perchè ma ancora non mi ha preso …. sarà che in questo periodo sono davvero stanca e stressata …. la cosa che non sopporto sono comunque i pranzi … soprattutto quando tocca a me cucinare ….