Esercizio #3 per essere genitori consapevoli

Pubblicato da lapedagogista il 22 ago, 2012 in Famiglia, Pensieri educativi | 2 commenti

Esercizio #3 per essere genitori consapevoli

Siamo già al terzo esercizio suggerito dal testo “Benedetti genitori; guida alla crescita interiore del genitore consapevole” e la nostra “missione” di oggi ha a che fare con la “sovranità”.
Su questo tema gli autori ci propongono una riflessione che prende avvio da una domanda: “Che cosa desidera ogni persona nel profondo del proprio cuore?”
La riposta che ci suggeriscono è che ognuno desidera essere sovrano della propria vita: essere chi è veramente, diventare ciò si può diventare, essere “soggetto” della propria esistenza.
Ed uno dei nostri compiti principali come genitori è riconoscere la sovranità dei nostri figli, ovvero la loro vera, originale, unica e irripetibile natura; onorarla ed aiutarli a diventare ciò che sono, nella loro unicità.
Un neonato che si sveglia tante volte durante la notte quando noi siamo stanchissime, un bimbo di due anni che fa un capriccio epocale nel mezzo del supermercato mentre noi siamo in ritardo e dobbiamo fare la spesa, un bambino della scuola primaria che non ha nessuna voglia di fare i compiti che gli ha assegnato la maestra, un preadolescente … che è preadolescente  e vi ricorda solo vagamente il “vostro bambino”.
In questi momenti forse facciamo fatica a vedere gli aspetti positivi. Ma dovremmo fare lo sforzo di ricordarci e fidarci della sovranità dei nostri figli, della loro intrinseca bellezza e bontà proprio quando la vediamo di meno, guardando oltre le apparenze. Per fare questo dobbiamo imparare a fidarci di ciò che sentiamo, lasciare spazio alle emozioni, darci il tempo e il permesso di sentire ciò che accade nel momento presente.

Riconoscere la sovranità dei nostri figli non significa permettergli di essere dei despoti o dei tiranni, consentirgli di fare ciò che vogliono quando lo desiderano: in alcuni momenti onorare l’unicità di un figlio significa proprio stabilire limiti chiari e definiti e farli rispettare con fermezza.

Non esiste una ricetta per riconoscere e onorare la sovranità dei nostri figli ma è il viaggio di una vita. Momento per momento, figli diversi, con  temperamenti diversi, in età differenti e fasi di sviluppo diverse ci faranno fare scelte diverse per rispettare la loro essenziale unicità.
E richiede una certa dimestichezza nel sentire e essere in contatto con la nostra vera, unica e più profonda unicità.

Ecco quindi l’esercizio per oggi:

“Esercitatevi a considerare i vostri figli perfetti così come sono. Vedete se riuscite a restare consapevoli della loro sovranità attimo dopo attimo e a lavorare per accettarli come sono quando è più difficile per voi farlo.”

Spesso siamo convinti che accettando l’altro così come è non cambierà mai. Anzi, specialmente se è nostro figlio, crediamo che sia nostro dovere ricordargli cosa non va, sottolineare cosa può essere fatto meglio, criticare, consigliare ed elargire giudizi a piene mani . Ma pensiamo per un momento a noi stessi e alla nostra esperienza. Non c’è nulla di più potente dell’empatia e dell’accettazione per nutrire la nostra autostima e la fiducia in noi stessi, tanto da prendere in considerazione che è possibile cambiare, che siamo in grado di crescere, che possiamo realizzare le nostre potenzialità.

Perché non ci sentiamo minacciati, non sentiamo che ci dobbiamo difendere, ma ci fidiamo.
Perchè non dovrebbe essere così anche per i nostri figli?

Se te li sei persi, puoi trovare di seguito i link agli esercizi precedenti:

Esercizio #1
Esercizio #2

2 Commenti

  1. davvero interessante questo articolo. da genitori è complicato non proiettare sui nostri figli i propri desideri e ciò che vorremmo per loro. e nessuno mai può rispecchiare il modello che sta nella testa di qualcun’altro, anche se si tratta della madre o del padre.
    considerarli come “persone” indipendenti da noi e perfette così come sono è una sfida che è giusto affrontare

    • … e infatti mi hai anticipato, domani parliamo di aspettative!
      Grazie per il tuo commento:)

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