Come vi ho raccontato, la prima volta che ho visto mio fratello, alla tenera età di anni sei, abituata ad essere l’unica bimba in tutta la famiglia, l’ho “salutato” dicendo: “Mamma, adesso che lo abbiamo visto, puoi riportarlo dove l’hai preso?”
Dopo questo inizio, le cose sono andate decisamente meglio, tanto che lo studio della relazione fraterna è diventato uno dei miei interessi principali. Ed è stato anche (ormai tanti anni fa) argomento della mia tesi di laurea.
Intanto che mi esercitavo a mettere in partica i miei suggerimenti semi-seri per “sedare risse” tra i miei figli e ripetermi come un mantra che la gelosia tra fratelli è normale (però quando ci sei in mezzo anche come mamma non è divertente, lo ammetto!)
due importanti siti (importanti di sicuro per me, ma anche per gli argomenti che trattano e per il modo sempre professionale ma delicato e simpatico con cui dialogano coi loro lettori) mi hanno chiesto di esprimermi sulla relazione fraterna.
Quindi, se volete, mi trovate anche ospite di
Oasi delle mamme “Non sei più mio fratello”
dove vi parlo di fratelli e conflitto, di arance – sì arance, leggete e scoprirete perché! – e mediazione (“Nonseipiùùùùmiofratellooooo” è il grido con cui si apostrofano i miei figli al culmine della rabbia!)
e della dolcissima Chiaraluce di
Quando nasce una mamma “Quando nasce un fratello o una sorella”
Cosa fare, dire, aspettarsi oltre ad essere felicissimi! – quando siete in attesa di un secondo bambino?
Ringrazio ancora Chiaraluce di Quando Nasce Una Mamma e Enrica con Barbara e Debora di Oasi delle Mamme per avermi pensato e avermi dato l’opportunità di parlare di un argomento che mi è tanto caro!