Ora vi confesserò una cosa: sono stufa dei saggi/feste/festine &Co. di fine anno!
Lo so che questo mi iscrive d’ufficio nella categoria delle mamme degeneri e senza cuore, ma io non riesco davvero a capire perchè tutte le feste di fine anno sono alla fine dell’anno?!
O meglio, lo capisco perfettamente, a rigor di logica, ma non riesco a capire il proliferare e il moltiplicarsi di incontri mondani per festeggiare la fine dell’anno scolastico … E devono essere tutti molto contenti che finisca, visto il numero di eventi che si riescono a concentare in così poco tempo…
Poi cosa si festeggia secondo voi? Forse si festeggia l’inizio del tentativo di incastro tra centro estivo a costo abbordabile, nonni disponibili e vacanze dal lavoro (ma non dalla vita) di mamma e papà?
Comunque, per dare un po’ di numeri, la mia famiglia nel suo piccolo in circa un mese si è aggiudicata: 3 riunioni di fine anno, 1 esame di VietVoDao (per due), 1 musical (per due), 2 saggi con pizza, 1 ritiro coi genitori, 1 gita con genitore, 1 cena di classe, 1 grigliata, 1 saggio di musica, (per due), 1 festa della scuola (per due). E considerate che ancora per quest’anno ho due figli che frequentano la stessa scuola (quindi ho uno sconto di pena).
A pensarci bene potrebbe essere una nuova professione: “Ciao, cosa fai nella vita?” “Io vado alle feste di fine anno!”
Poi, per gradire la maggior parte dei bambini nascono in Maggio… così aggiungiamo al menù precedente un certo numero di feste di compleanno. Incomincio a credere nella necessità della nascita intelligente, un po’ come le partenze intelligenti: distribuiamoci su tutto l’anno, no?
Per non contare i bambini nati in estate che, poverini, non possono festeggiare a Luglio/Agosto con tutti i compagni di classe. E allora? Ma sì, facciamo una bella festa alla fine dell’anno scolastico.
E non mi parlate dei saggi. Il nostro lungo weekend è iniziato venerdì sera con una performance durata due ore e qualcosa. La Streghetta spettatrice ad un certo punto ha detto piagnucolando: “Mamma sono stancaaaaa!” “Amore, vuoi dormire un po’ in braccio a mamma?” “Mamma non ho sonno, sono stanca di questa loba!”
La “loba” in questione era un musical, in cui si sono esibiti i nani grandi con tutti i bambini della loro scuola: dal numero di prove che hanno fatto l’attesa era molto alta… una piece holliwodiana (o almeno bolliwodiana). Ogni cosa fatta in famiglia in questi mesi era accompagnata da un sottofondo musicale: “un geniiio in famiglia, ma che meravigliaaa … “, “sempre dicono di nooo … ”. No infatti. Ormai il saggio avrei potuto farlo anche io, sempre che fossi riuscita a sopravvivere a una bambina che fa la ruota in soggiorno e rischia di colpirti sul naso due volte su tre.
E le mamme invasate? Ora non sono del tutto cinica e scafata: anche io mi emoziono a vedere i miei nani che cantano e ballano, o il Sindacalista che recita col pizzetto che mi pareva di vedere sul palco l’Ingegnere, oppure che superano l’esame di VietVoDao eseguendo tutte le figure che il maestro declama in vietnamita (anche se le cannavano tutte io di sicuro non me ne accorgevo) o la BimbaCartoneAnimato che canta con una voce e una grazia che io non ho mai avuto e mai avrò.
Ma alcune mamme temo non abbiano ben capito la differenza tra una recita scolastica e una prima alla Scala. Calme, non è il 7 Dicembre, a giudicare dal caldo e dal grado di afa e umidità!
La verità è che per partecipare ai saggi ci vuole una grande preparazione fisica… non psicologica o emotiva, ma fisica: avete capito bene! Ci vuole un certo scatto e potenza per aggiudicasi un posto a sedere tra orde di nonni e genitori, ziii assatanati e muniti di telecamera e fotocamera che vengono branditi come armi non convenzionali …
Ma la parte più bella sono i costumi: con la BimbaCartoneAnimato ce la siamo cavata con vestiti rock, leggins e canotta bianca. Il Sindacalista aveva tre cambi costume: pigiama da uomo senza stampe, giacca e cravatta e vestiti rap … Una vera e propria caccia al tesoro, io l’ho preso come un esame da superare …
Entrata nel vortice e con lo spirito un po’ di perfezionista che mi contraddistingue, dopo aver dato la caccia a un pigiama da uomo che avesse le misure di un bambino e la manica lunga (che a Maggio è un articolo facilissimo da trovare), l’ho trovato tampinando come una stalker parenti e amici e visitando venticinque negozi e pure il mercato, che per trovare parcheggio ci ho messo 4 ore e una manovra degna di un tassista sgamato … Alla fine mostro gonfia di orgoglio materno a mio figlio il frutto dei miei sforzi, ma dal Sindacalista ho ottenuto solo uno sguardo sospetto e un generico “Ah va bene, domani lo consegno”.
Ma poi quando si è aperto il sipario, tra mille flash, io non avevo occhi che per la mia BimbaCartoneAnimato e il mio Sindacalista che, bellissimi nei loro costumi, hanno cantato, ballato e recitato.
Anche la Streghetta domenica ha avuto il suo momento di festa: ha fatto il topolino, il canguretto, il serpentello e un sacco di altri animaletti in modo delizioso. E io ho pensato che era bellissima e bravissima e che ha imparato tante cose.
E quando insieme ai suoi amici della scuola dell’infanzia hanno cantato con le loro voci da bambini, che arrivano dritte al cuore: “Quando uno ha il cuore buono non ha più paura di niente, è felice di ogni cosa, vuole amare solamente”, ho pensato che però una frase del genere cancella qualsiasi fatica.
E’ già! Con il primo figlio alla prima recita del nido ho pianto dall’inizio alla fine… alla recita del centro estivo dei 7 anni dopo 4 anni consecutivi sotto il sole del 30 luglio ho fatto una scenata perchè non volevo stare sotto il sole e non gli ho fatto neanche una foto per ripicca!!!! (porello lui non c’entrava niente ma io ero disperata!) mo’ vediamo che succede con la prima recita della seconda figlia al nido!
io sono appena all’inizio….la prossima settimana abbiamo la festa di “fine corso” al nido….stanno preparando qualcosa ma per fortuna sono brave maestre e ci hanno solo detto di farli andare in jeans e magliettina bianca….
a settembre si cambia…nuovo asilo, nuove maestre….speriamo bene