Caro Sindacalista della mamma,
undici anni fa nel tardo pomeriggio del 2 Aprile, avevo un pancione enorme e la sensazione che qualcosa stesse per accadere. Quando sono uscita di casa per andare in ospedale, perché quella “sensazione” si era fatta sempre più dolorosa, pensavo che me ne sarei tornata senza te in braccio: troppo presto, trentotto settimane … invece tu avevi fretta e volevi nascere.
Dovevo saperlo che tu sei fuori dagli schemi: hai deciso che dovevo diventare mamma quando io non ci pensavo proprio, quando non era il momento (se mai esiste un momento giusto, ma questo l’ho imparato dopo), quando …
Sì, perché tu sei così: impulsivo, ostinato.
Mi hai lasciato quell’impressione addosso, anche dopo undici anni e due sorelle arrivate dopo te, di essere mamma per caso, per sbaglio. Io mamma? Non era lontanamente nei miei pensieri. Ma tu hai deciso per me e hai fatto nascere qualcosa di simile a una mamma.
Sei venuto al mondo al cambio turno, in oculistica perché stavano rifacendo la sala parto. Avevi il dito in bocca. A te, e a me, piace complicarci la vita, vero?
Hai subito urlato a pieni polmoni. Per fortuna non parlavi ancora (da lì ad undici mesi avresti iniziato e non avresti più smesso … come la tua mamma direbbero in tanti) perché credo avresti subito aperto una vertenza sindacale per difendere i tuoi diritti: troppa luce, troppa gente, troppo o troppo poco, certo qualcosa per cui protestare l’avresti trovato.
Quando ti hanno appoggiato sulla mia pancia ti ho chiesto come facevi a stare lì dentro. Oggi ti ho abbracciato, sei alto un metro e cinquantacinque e hai il quarantuno e mezzo di piede, eppure un giorno di undici anni fa stavi tutto dentro la mia pancia. Questa cosa rimane un mistero per me.
Hai pianto tutta la notte in cui sei nato. Poi finalmente un’infermiera sfinita l’ha capita e ti ha portato da me, hai mangiato avidamente da me e ti sei accoccolato tra le mie braccia. E guai se provavo a metterti nella culletta. Volevi solo la tua mamma.
Quella avidità di affetto ti è rimasta ancora adesso. Hai sempre un desiderio e un progetto. Non sei mai appagato. Sei inquieto.
Sei stato tantissimo in braccio a me e io ho scoperto quante cose ero in grado di fare con una mano sola: diciamo che hai tirato fuori delle risorse che nemmeno sapevo di avere. E hai messo subito le cose in chiaro: sei un tipetto molto esigente.
E ti parlavo. Quanto abbiamo parlato io te negli ultimi 11 anni (e 9 mesi)? Le tue domande stimolanti e schiette mi fanno compagnia da undici anni.
Hai sempre fatto tutto prima dei tempi prescritti. Sei nato prima, hai parlato presto, ti sono caduti i denti presto e hai terminato la dentizione definitiva presto, hai imparato a leggere e scrivere presto…
Hai fretta. Sei curioso di tutto e sei appassionato di mille cose. Quando qualcosa ti prende non esiste nient’altro. Fino alla prossima passione.
Non sei mai stato facile. Complesso, complicato. Ogni cosa con te è stata una conquista. Io ti conquistavo e tu mi conquistavi. Ci siamo addomesticati reciprocamente e continuiamo a farlo. Non senza fatica. Me ne hai fatta fare di palestra, certo non ero – non sono – un granchè come mamma, ma tu mi hai allenato per bene. Con te ho fatto e faccio tanti sbagli, tante volte ho perso e perdo la pazienza. Tu sei troppo simile a me in tante cose. E le cose che non sopporto di te sono le cose che non sopporto di me. In questo senso ti va malissimo … non potevi assomigliare a papà anche nel carattere oltre che nell’aspetto? Sarei stata più indulgente con te! Invece c’è solo una persona la mondo che è in grado di farmi infuriare più di te: me stessa.
Hai un grande senso critico e un pensiero divergente. Tu vedi lati delle cose che altri non vedono. E’ raro oggi. Ma non è facile essere la mamma di un bambino (ragazzino?) così. E non è facile tutelare un bene così prezioso e soprattutto fare che sia una risorsa.
Hai una spiccata ironia, sei sottile, a volte pungente, mai banale e mi fai sorridere tantissimo.
A te che vuoi, pretendi, chiedi, parli sempre, desideri, problematizzi, critichi, vuoi essere rassicurato, hai sempre la battuta pronta, esprimi le tue emozioni e non lesini su quelle negative … a te che alla sera mi guardi e mi dici: “Buonanotte e sogni d’oro mamma” e vuoi che la tua mamma ti dica: “Buonanotte e sogni d’oro” altrimenti non riesci a dormire … a te auguro di essere felice e … di non cambiare troppo.
Buon compleanno.
La tua mamma per caso, che ti vuole bene.
‘Ci siamo addomesticati reciprocamente e continuiamo a farlo…’ credo che renda perfettamente l’idea della meravigliosa e tormentata avventura della maternità… auguri al Sindacalista e alla sua splendida mamma ‘per caso’!
…e anche io, come Angelo, mi sono commossa!! .. se tu non sei un granchè come mamma, nn c’è speranza x nessuno! sei bravissima come donna, amica e mamma, non dubitarne!!!!!! un grande abbraccio e tanti auguri a tutti e due!
Che dire….. il sindacalista è uno spettacolo e la sua mamma è una grande mamma…. vi voglio bene! Auguri cucciolotto!
Auguroni di cuore al carissimo David e alla sua meravigliosa mamma!!!! bellissimo questo post pieno di amore, ricordi ed emozioni! Ti abbraccio fortissimo!!!!
Auguri al Sindacalista e alla sua mamma per caso, anche se con un giorno di ritardo ! Leggendo la descrizione del tuo Ometto, mi sembra di vedere il mio, di piccolo uomo … si assomigliano in molte cose
il mio bimbo prezioso mi ricorda tanto il tuo sindacalista……. lo sai…….
Auguri speciali……
Auguri al sindacalista e a quella mamma per caso !
Il sindacalista però è un ragazzo fortunato ad aver casualmente trovato una mamma come te…
Con gli occhi e il cuore più sereni sono riuscita a leggere tutto questo e ha sorridere di gioia. David è un bambino fortunato ad avere una mamma che si pone come obbiettivo la preservazione della sua specialissima intelligenza e del suo carattere meravigliosamente complicato. Non esiste una mamma così così che riesce a fare tutto questo, esiste solo una mamma molto speciale.
Un bacio amica socia
Che belle parole…leggo e mi commuovo, leggo ed è come se tu avessi scritto qulacosa che conosco già…
tanti auguri al tuo sindacalista da una mamma per caso come te!